lunedì 28 dicembre 2009

Presentata la stagione teatrale 2009-2010 di Filadelfia, patrocinata dalla Provincia

Presentata la rassegna teatrale 2009-2010 di Filadelfia, che inizierà domani e si protrarrà fino a maggio nell’auditorium comunale.
L’iniziativa, patrocinata da Comune e Provincia, può contare su un ricchissimo cartellone, animato da artisti di grande spessore.
A cominciare dallo spettacolo di apertura – “Altro di me non saprei cantare” - interpretato da Katia Ricciarelli (nella foto).
In occasione della presentazione della nuova stagione teatrale, il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha fatto pervenire agli organizzatori e alla direzione artistica un messaggio augurale. Ecco il testo:
«Colgo l’occasione per esprimere la mia soddisfazione per l’allestimento di una kermesse di così alto profilo culturale che annovera nel proprio palinsesto rappresentanti di primo piano del panorama artistico nazionale. Un’offerta teatrale, quella in programma, che abbraccia vari generi artistici e che si contraddistingue per un forte senso civico che mira ad una condivisione sociale della cultura e punta a far emergere quei profondi valori e quella idealità che appartengono appieno alla nostra comunità. Delle rappresentazioni artistiche, dunque, pensate anche come momento di partecipazione e riflessione collettiva, in grado di rinsaldare la nostra realtà e favorire uno scambio di idee, l’incontro e il confronto tra cittadini. Un cartello teatrale variegato e qualificato che, se debitamente inserito in un circuito culturale di più ampio respiro, può - forte del millenario retaggio storico contraddistinto da quella preziosa contaminazione di popoli e culture che rappresenta un tratto distintivo del nostro territorio - innescare nuove ed interessanti dinamiche di crescita e di sviluppo».
p.p.

Clicca sulla foto per scaricare il programma della Stagione teatrale di Filadelfia

martedì 22 dicembre 2009

Depurazione, stipendi erogati dopo l’intervento della Provincia. Barbieri: «Problema risolto, ma la morosità di alcuni Comuni è deleteria»

Con riferimento alla problematica relativa al pagamento degli stipendi dei lavoratori che operano per la Dpr Costruzioni, società impegnata nella gestione degli impianti di depurazione dell’Ato 4 di Vibo Valentia, l’assessore alle Risorse idriche dell’Amministrazione Provinciale, Paolo Barbieri (foto), precisa quanto segue:
«Purtroppo accade spesso che vengano veicolate attraverso la stampa informazioni inesatte che rischiano di innescare inutili tensioni. Già da alcuni giorni, infatti, la Provincia si era attivata per risolvere il problema in questione, causato principalmente dal ritardo con cui alcuni Comuni hanno proceduto al pagamento dei canoni dovuti per la depurazione dei liquami fognari. Da stigmatizzare, in particolare, il comportamento moroso delle amministrazioni di Ricadi e Briatico, che rischia di pregiudicare la regolarità del servizio. L’Amministrazione provinciale, però, anche in considerazione delle imminenti festività natalizie e nella volontà di assicurare maggiore serenità alle famiglie dei lavoratori coinvolti, è intervenuta attraverso un’attività di mediazione con l’azienda incaricata del servizio, assicurando così l’erogazione degli stipendi di dicembre».
edg

Il progetto di valorizzazione della fascia costiera elaborato dalla Nautilus sotto la lente del Forum per lo sviluppo sostenibile

Come previsto, i componenti del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile (nel quale sono rappresentanti numerosi soggetti istituzionali) si sono incontrati ieri per analizzare nel dettaglio il progetto di valorizzazione della fascia costiera da Vibo Marina a Pizzo elaborato dalla Nautilus, la cooperativa vibonese di servizi per l’oceanografia e la gestione delle risorse ambientali.
L’incontro, promosso dall’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, ha fatto seguito alla prima riunione ristretta tenutasi il 3 dicembre scorso, nel corso della quale i rappresentanti della Nautilus illustrarono al presidente della Provincia Francesco De Nisi e all’assessore i contenuti del progetto, la cui elaborazione fu promossa dall’Ente circa due anni fa attraverso un bando pubblico finanziato dal ministero dell’Ambiente e finalizzato, appunto, alla progettazione di interventi di sviluppo sostenibile in aree con particolare vocazione naturalistica.
In occasione del primo incontro, dunque, si stabilì di coinvolgere tutti i componenti del Forum attraverso una successiva riunione. Da qui l’appuntamento di ieri sera, nel corso del quale sono stati ribaditi gli obiettivi del progetto, che ha l’ambizione di rappresentare una visione di massima nella quale far rientrare gli interventi di riqualificazione che in questi mesi i vari soggetti istituzionali coinvolti nello sviluppo del territorio stanno progettando per attingere ai fondi Por.
Come hanno rimarcato anche ieri Concetta Fallanca, responsabile del progetto e docente di architettura all’Università di Reggio Calabria, e Gaetano Luciano, presidente del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera, si tratta di un’articolata pianificazione territoriale che mira a valorizzare e riqualificare il tratto di costa che da Vibo Marina giunge sino alla foce del fiume Angitola, puntando sia alla razionalizzazione urbanistica degli insediamenti residenziali e industriali presenti che alla salvaguardia ambientale.

In particolare, l’elaborato si focalizza principalmente sulla riqualificazione del porto e del lungomare della frazione marina della città capoluogo, con l’allestimento di aree verdi attrezzate in prossimità del quartiere Pennello, la costruzione di un acquario marino e di un museo del mare, la razionalizzazione degli approdi turistici, la riconversione e la bonifica delle zone dove attualmente sono presenti le infrastrutture industriali.
Spostandosi verso nord, poi, si prevede la riqualificazione del vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane per la creazione di un parco ecologico, la salvaguardia ambientale del lago Angitola e della foce dell’omonimo fiume, già classificati a livello europeo come Siti di interesse comunitario (Sic) per la rilevanza biologica che rivestono. Infine, il piano prende in considerazione anche la valorizzazione del centro storico di Francavilla Angitola.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Porcelli, che ha sottolineato quello che a suo parere rappresenta il vero valore aggiunto di questo progetto: la valorizzazione dell’esistente senza l’impatto di grandi opere infrastrutturali da realizzare ex novo.

«Mi auguro che questo lavoro possa dare un forte impulso alla progettazione di nuovi interventi di riqualificazione delle aree interessate - ha affermato Porcelli -, favorendo la collaborazione tra i soggetti istituzionali coinvolti e offrendo ad essi un’importante risorsa progettuale già pronta all’uso».

edg

giovedì 10 dicembre 2009

Grande interesse per lo stand della Provincia allestito a Venezia nell’ambito del XIII Salone dei beni culturali

«Un’esperienza importante, che ci ha consentito di venire a contatto con esperti di primo piano nel settore del restauro e della conservazione dei beni archeologici e artistici, ma soprattutto ha offerto al patrimonio culturale Vibonese una ribalta degna della sua importanza».
Così l’assessore provinciale alla Cultura,
Michelangelo Mirabello, ha commentato la recente partecipazione della Provincia di Vibo Valentia al XIII Salone dei beni culturali, tenutosi a Venezia dal 3 al 5 dicembre scorso.
La delegazione provinciale (nella foto in alto), guidata da Mirabello, ha allestito uno stand ricco di materiale informativo focalizzato sul binomio cultura-natura, distribuendo ai numerosi visitatori brochure e opuscoli sulle risorse vibonesi.
«La partecipazione a eventi di questo tipo è cruciale per una provincia che aspira a una maggiore valorizzazione e fruizione del patrimonio storico e culturale - ha spiegato Mirabello -. Al Salone di Venezia, infatti, erano rappresentate tutte le maggiori località italiane, a cominciare ovviamente da quelle che ripongono grandi aspettative nella crescita del turismo culturale. Per gli amministratori pubblici che si occupano di questa materia, poi, si tratta di un appuntamento che ha anche una grande valenza formativa, perché si ha l’opportunità di vagliare le esperienze di altri territori, le soluzioni adottate per la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale, nonché di cogliere le tendenze future di questo comparto che rappresenta uno degli aspetti più peculiari del sistema Italia».
edg

Raccolta differenziata, la Provincia sprona i Comuni a fare presto per aderire ai bandi regionali in scadenza l'11 gennaio 2010

Come previsto, si è tenuta questa mattina, nell’aula consiliare dell’Ente, la seconda riunione organizzata dalla Provincia per sensibilizzare i Comuni vibonesi in merito al bando regionale, a valere su fondi Por 2007/2013, per l’accesso ai contributi per i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati, i cui termini scadranno l’11 gennaio 2010.
Molti gli amministratori che hanno risposto all’appello della Provincia, che con l’assessore all’Ambiente Martino Porcelli ha promosso l’incontro, a dimostrazione dell’interesse e della sensibilità dei Comuni verso questa problematica.
Alla riunione erano presenti, oltre all’assessore Porcelli e ai tecnici dell’assessorato, Antonino Dimasi, responsabile per la Regione del procedimento relativo al bando, Antonio Borzì, anch’egli in rappresentanza della Regione, e Fabio Costarella del Conai (Consorzio nazionale imballaggi).
L’incontro ha rappresentato il proseguimento di quello tenutosi il 2 dicembre scorso, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco. In quella occasione, Regione e Provincia hanno caldeggiato l’ipotesi di un consorzio tra i Comuni, al fine di conseguire un maggiore punteggio nella graduatoria relativa all’assegnazione dei fondi previsti dal bando.
«La Provincia - ha chiarito l’assessore Porcelli - ha un compito di sensibilizzazione e coordinamento, ma sono i Comuni, eventualmente associati tra loro, che possono partecipare al bando. In quest’ottica, stiamo facendo il massimo sforzo affinché le Amministrazioni comunali colgano questa importante opportunità, mettendo anche a loro disposizione il nostro know how per la redazione dei progetti».
Alcuni degli amministratori presenti questa mattina hanno lanciato l’idea di partire dalle aggregazioni già esistenti, in particolare la Comunità montana Alto Mesima e il Consorzio costa tirrenica.
«È appena il caso di sottolineare - ha aggiunto Porcelli - che, considerato il termine di scadenza per la presentazione dei progetti, il tempo che resta è davvero poco. Pertanto abbiamo chiesto ai Comuni di farci pervenire entro la giornata di domani, venerdì, l’apposito questionario, debitamente compilato, con le informazioni relative al proprio territorio. Il nostro auspicio è che tutti i Comuni interessati ottemperino sollecitamente alla richiesta, così da procedere speditamente nella redazione dei progetti sulla base delle criticità riscontrate attraverso le risposte ai questionari».
Anche i rappresentanti della Regione hanno rimarcato l’urgenza di acquisire i dati richiesti ai Comuni, assicurando massima disponibilità, al pari della Provincia, per un’adeguata e gratuita attività di consulenza nell’elaborazione dei progetti, a patto che gli Enti rispettino il termine di domani per la consegna dei questionari.

venerdì 4 dicembre 2009

La solidarietà del presidente De Nisi all’assessore comunale di San Calogero

«Ancora una volta siamo qui ad esprimere solidarietà ad un amministratore locale vittima dell’ennesima intimidazione di stampo mafioso. Questa volta è toccato all’assessore comunale ai Lavori pubblici di San Calogero, secondo quella che appare sempre più come un’insopportabile routine criminale, che proprio per la sua paradossale “normalità” rischia di alimentare indifferenza e insensibilità nell’opinione pubblica».
Così, il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, ha voluto esprimere vicinanza nei confronti di Antonino Stagno per l’incendio doloso di un immobile di sua proprietà.

edg

Intensa attività di controllo e salvaguardia della fauna da parte del nucleo di vigilanza ambientale della Polizia provinciale di Vibo Valentia

Continua l’attività di controllo del territorio da parte del Nucleo di vigilanza ambientale e ittico-ventaoria della Polizia provinciale di Vibo Valentia (nella foto sotto un loro intervento).
Il nucleo, specializzato nella prevenzione e nella repressione dei reati ambientali, nonché nella vigilanza dell’attività venatoria e della pesca, è coordinato del tenente Angelo Sorace, che su incarico del comandante del corpo, Filippo Nesci, conduce almeno due missioni a settimana finalizzate al conseguimento degli obiettivi descritti.
Nei giorni scorsi, in particolare, sono stati impiegati nelle azioni di controllo gli agenti Michele Pisani, Cristian Vardaro, Fortunato Tarsitani, Mario Lico, Giuseppe Riso, Salvatore Ranieri, Michele Lotorto e Francesco Gentile.

Gli interventi si sono concentrati nelle località Badioti di Filogaso, Fondo valle Mesima di Soriano Calabro, Addestramento cani di Stefanaconi, Inferno di Vazzano, Squelle di Vallelonga, Torre Abate Michele di Nicotera, Aramini di Zungri, Acqua fredda di Spilinga e La Torre di Joppolo. Tutte zone frequentate da cacciatori, molti dei quali sono incappati nei controlli della Polizia provinciale.
Da segnalare, infine, il recupero di un rapace ferito che è stato consegnato al Wwf per le cure e la riabilitazione.
p.p.

giovedì 3 dicembre 2009

Sviluppo ecosostenibile, presentato il progetto di valorizzazione della fascia costiera da Vibo Marina a Pizzo elaborato dalla cooperativa Nautilus

Una pianificazione territoriale che possa valorizzare e riqualificare la fascia costiera da Vibo Marina a Pizzo, puntando sia alla razionalizzazione urbanistica degli insediamenti residenziali e industriali presenti che alla salvaguardia ambientale.
È questo l’ambizioso obiettivo del progetto di massima elaborato dalla Nautilus su impulso dell’Amministrazione provinciale, illustrato questo pomeriggio dai rappresentanti della cooperativa al presidente della Provincia Francesco De Nisi e all’assessore all’Ambiente Martino Porcelli. In particolare, sono intervenuti la docente di architettura all’Università di Reggio Calabria, Concetta Fallanca, che ha illustrato nel dettaglio l’elaborato, e il direttore tecnico della Nautilus, Lorenzo Passaniti. Hanno partecipato all’incontro, inoltre, anche il presidente vibonese della Lega navale, Paolo Sorrenti, e il presidente del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera, Gaetano Luciano.
L’iniziativa risale ad un vecchio bando promosso dalla Provincia circa due anni fa e finanziato dal ministero dell’Ambiente, finalizzato alla progettazione di interventi di sviluppo sostenibile in aree con particolare vocazione naturalistica. L’incarico fu affidato alla Nautilus, che ha concluso il lavoro e presentato in anteprima i risultati agli amministratori provinciali.
Il progetto, di carattere multidisciplinare, si focalizza principalmente sulla riqualificazione del porto e del lungomare di Vibo Marina, con l’allestimento di aree verdi attrezzate in prossimità del quartiere Pennello, la costruzione di un acquario marino e di un museo del mare, la razionalizzazione degli approdi turistici, la riconversione e la bonifica delle zone dove attualmente sono presenti infrastrutture industriali.
Spostandosi verso nord, si prevede la riqualificazione del vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane per la creazione di un parco ecologico, la salvaguardia ambientale del lago Angitola e della foce dell’omonimo fiume, già classificati a livello europeo come Siti di interesse comunitario (Sic) per la rilevanza biologica che rivestono. Infine, il piano prende in considerazione anche la valorizzazione del centro storico di Francavilla Angitola.
Insomma, un progetto molto articolato che nelle intenzioni della Provincia e del Nautilus dovrebbe rappresentare una visione di massima nella quale far rientrare gli interventi di riqualificazione della fascia costiera, che in questi mesi i vari soggetti istituzionali coinvolti nello sviluppo del territorio stanno progettando per attingere ai fondi Por.
Soddisfazione per la grande duttilità del progetto è stata espressa dal presidente De Nisi e dall’assessore Porcelli. In particolare, De Nisi ha ventilato l’ipotesi di attingere alle risorse nazionali del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) per realizzare gli interventi previsti, fermo restando la possibilità di utilizzare la progettazione della Nautilus per integrare o inglobare altri progetti che saranno finanziati dal Por.

Dal canto suo, l’assessore ha invece sottolineato l’approccio poco invasivo della progettazione in questione, che non prevede la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, ma punta soprattutto a valorizzare l’esistente.

Al termine, si è deciso di presentare ufficialmente il lavoro a tutti i componenti del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera, in una riunione già fissata per lunedì 21 dicembre.
edg

mercoledì 2 dicembre 2009

Raccolta differenziata, Provincia e Comuni vibonesi verso la costituzione di un consorzio. La Regione avverte: unica alternativa per accedere ai fondi

Questa volta la strada da percorrere per arrivare a una gestione integrata e complessiva dei rifiuti sembra essere l’unica percorribile: la costituzione di un consorzio pubblico.
È quanto emerso questa sera nel corso della riunione con l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco ed i rappresentanti delle Amministrazioni comunali del Vibonese (presenti 31 su 50), convocata dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore all’Ambiente Martino Porcelli.

Un incontro molto importante, dal sapore squisitamente operativo, che è servito a Greco per illustrare il bando regionale, a valere su fondi Por 2007/2013, per l’accesso ai contributi per i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati, i cui termini scadranno l'11 gennaio 2010.
Inequivocabile l’orientamento di Regione e Provincia, che caldeggiano fortemente l’ipotesi della costituzione di un consorzio pubblico che permetta di ottimizzare i servizi e abbattere i costi, in un’ottica territoriale complessiva.

«Basta ai Comuni intesi come isole slegate tra loro - ha affermato l’assessore regionale -. In passato si è più volte sostenuta l’opportunità di consorziarsi, ma poi alle intenzioni non sono mai seguiti i fatti. Ora credo che sia finalmente la volta buona, perché saranno approvati e finanziati soltanto i progetti che si basano su un’effettiva sinergia tra gli enti locali».
Fondamentale in questo senso sottolineare che, sebbene il bando non precluda la partecipazione diretta delle singole Amministrazioni che ambiscono ad accedere ai fondi a disposizione, l’assessore regionale ha esplicitamente affermato che la Regione valuterà positivamente soprattutto i progetti frutto di collaborazione. Un orientamento espresso anche nel bando, dove si prevede un incremento di risorse erogabili, pari a 5 euro per ogni residente, a favore dei Comuni consorziati.
«Tanto più che la tendenza legislativa va nella direzione di sfavorire i piccoli Comuni a vantaggio di aggregazioni territoriali più ampie - ha continuato Greco -. In questo contesto, la soluzione offerta da un consorzio interamente pubblico (l’amministratore regionale si è detto
fortemente contrario a ipotesi di società miste, ndr) è quella più naturale, anche in previsione di soluzioni simili che dovranno essere adottate in futuro per altri servizi pubblici, sempre nella prospettiva di abbattere i costi e migliorare le prestazioni».
Al di là dell’oggetto specifico della riunione, focalizzato sulla differenziata, l’obiettivo programmatico finale, come più volte ribadito in passato da De Nisi e oggi rimarcato da Greco, resta quello di una completa autonomia a livello provinciale in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con la costruzione dei relativi impianti per il trattamento e lo stoccaggio.
In apertura della riunione, il presidente della Provincia ha sostenuto la necessità di non mancare questa importante opportunità di finanziamento. «Non è più consentita alcuna approssimazione in questo delicato settore - ha affermato De Nisi -. Gli affidamenti diretti con trattativa privata per la gestione della raccolta differenziata non saranno più possibili, senza contare che spesso questo approccio ha determinato un aumento dei costi. Occorre dunque agire insieme ed elaborare un progetto complessivo che comprenda tutte le fasi del ciclo della differenziata».
Sulla stessa lunghezza d’onda Porcelli, che ha sottolineato «come le criticità in questo settore non possono più essere affrontate dai singoli Comuni». A sostegno della sua tesi, l’assessore provinciale ha illustrato alcune simulazioni tecniche, dalle quali si evince in maniera palese il vantaggio economico per i Comuni che da una gestione indipendente passino ad una gestione associata del servizio.
Quindi, Porcelli ha formalizzato la proposta della Provincia, che ricalca quella avanzata a suo tempo dal sindaco di Serra San Bruno, cioè l’istituzione di un tavolo tecnico tra Amministrazione provinciale e Comuni, propedeutico all’istituzione del consorzio, che elabori un progetto unitario per l’adesione al bando Por.
Soltanto due gli interventi dal pubblico, quelli del sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera, e dell’assessore comunale all’Ambiente di Vibo Valentia, Vincenzo Insardà, che si sono espressi a favore della costituzione di un consorzio pubblico.
Al termine, la riunione è stata aggiornata al 10 dicembre, per l’incontro con i tecnici regionali che coadiuveranno nell’elaborazione del progetto per l’adesione al bando le Amministrazioni interessate.
edg

martedì 1 dicembre 2009

Cultura, presentato in Provincia il seminario su Tommaso Campanella e le immagini del Rinascimento

La filosofia di Tommaso Campanella e l’iconografia del Rinascimento rappresentano il fulcro intorno al quale ruoterà il seminario promosso da Provincia, Sistema bibliotecario vibonese e Comune di Francica, in programma il 2 e 3 dicembre.
L’importante evento culturale (scarica QUI la brochure) sarà articolato in due giorni di incontri con autorevoli studiosi ed esponenti del mondo accademico, che sviscereranno il tema del convegno, presentando in anteprima gli esiti di recenti ricerche su Campanella.
Il seminario è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa (nella foto) che si è tenuta nella sede dell’Amministrazione provinciale. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte l’assessore alla Pubblica istruzione Maria Salvia, il direttore del Sistema bibliotecario Gilberto Floriani, la docente di filosofia contemporanea all’Università degli studi Roma Tre Rosa Maria Calcaterra e Antonella Pupo, vice sindaco di Francica, il piccolo centro vibonese che diede i natali a Gabriele Barrio, uno dei maggiori storici calabresi.
A guidare la schiera di studiosi che si daranno il cambio in qualità di relatori, ci sarà Germana Ernst, docente di Storia della filosofia all’Università Roma Tre, una vera e propria autorità nel settore degli studi filosofici e tra i massimi esperti mondiali del Rinascimento.
Proprio la presenza di studiosi di grande prestigio accademico danno al programma del seminario uno spessore scientifico e culturale estremamente rilevante, come hanno sottolineato Floriani e Calcaterra.
Entrambi hanno evidenziato l’obiettivo di sollecitare una riflessione che vada al di là dell’oggetto specifico del convegno, ma abbia anche punti di contatto con la realtà contemporanea, offrendo la chiave di lettura di fenomeni moderni e cercando di avvicinare idealmente la Calabria al resto del Paese e dell’Europa.

«Non si tratta di un evento eccezionale, ma di un appuntamento scientifico che dovrebbe rientrare nel novero di una “normale” produzione culturale», ha sottolineato con modestia Floriani, con l’intento però di rendere evidente il
paradosso di una regione che ha alle spalle un immenso patrimonio storico, ma è incapace di promuovere eventi culturali di un certo rilievo. A questo proposito, Floriani ha ringraziato la Provincia per l’attenzione che dimostra nei confronti di queste tematiche, riconoscendo all’Amministrazione il merito di aver sempre sostenuto il Sistema bibliotecario vibonese, che rappresenta uno dei principali e più fecondi presidi culturali del territorio.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Salvia, che si è detta orgogliosa, in quanto rappresentante dell’esecutivo provinciale, di poter sostenere questa iniziativa.
«Un orgoglio che viene alimentato anche dalla considerazione che il seminario esalta le figure di Campanella e di Barrio, calabresi doc - ha affermato l’amministratore provinciale -. Importante, poi, il coinvolgimento delle scuole superiori, come previsto nella seconda giornata di lavori; un approccio che esprime attenzione verso i giovani che dovrebbero essere i principali fruitori di cultura».

Di seguito il testo del comunicato redatto dagli organizzatori e diffuso a
margine della conferenza stampa, con maggiori dettagli sul programma e sul tema del seminario.

Comunicato stampa del Sistema bibliotecario vibonese

Una recente scoperta sull’iconografia di Tommaso Campanella, in grado di innovare profondamente gli studi in materia compiuti nel passato da Luigi Firpo, sarà annunciata dallo studioso Eugenio Canone al mondo accademico e non solo nel corso del convegno di studi: Calabria, Italia, Europa. Immagini della cultura del Rinascimento.

Dove e quando

L’importante convegno di studi sul Rinascimento si svolgerà in due giornate: mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre. La location scelta per l’inaugurazione della due giorni è Francica, piccolo comune del Vibonese che, all’inizio del Cinquecento, diede i natali a Gabriele Barrio, uno tra i maggiori storici calabresi. La sessione finale, il 3 dicembre alle ore 16,00, si svolgerà, invece, a Vibo Valentia nell’auditorium del Sistema Bibliotecario Vibonese.

Chi e cosa

L’organizzazione del convegno è stata curata dal Sistema Bibliotecario Vibonese in collaborazione con la Provincia di Vibo Valentia e il Comune di Francica, sotto la direzione scientifica di Rosa Maria Calcaterra (Università Roma Tre), Germana Ernst (Roma Tre) e Gilberto Floriani (del citato Sistema Bibliotecario Vibonese).

Il convegno ha un carattere scientifico e accademico, ma si propone anche e soprattutto di approfondire la conoscenza di importanti figure del Rinascimento. Tra le altre, Tommaso Campanella, appunto, che pur appartenendo alla Calabria ha sovrastato con il suo lavoro e il suo impegno ogni forma di localismo, segnando profondamente il pensiero etico e la cultura a livello universale.
I temi del convegno saranno la storia, la filosofia e l’arte e a disquisirne sono stati chiamati importanti studiosi italiani nei tre ambiti disciplinari, quali: la già citata Calcaterra (una delle più importanti studiose dei classici del pragmatismo), la ugualmente già citata Ernst (la più conosciuta studiosa di Filosofia del Rinascimento) ed Eugenio Canone (componente del Consiglio di Istituto del Lessico intellettuale Europeo – “organismo emanazione” del Cnr – e considerato uno tra i maggiori studiosi della filosofia rinascimentale, di Giordano Bruno e Tommaso Campanella in particolare).
Altri protagonisti del convegno saranno: Mario Alcaro (Università della Calabria), Benedetto Clausi (Università della Calabria), Stefano Gattei (Scuola di Alti Studi di Lucca), Giorgio Leone (Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio), Alessandro Ottaviani (Università della Calabria), Sandra Plastina (Università della Calabria) e Tiziana Provvidera (University College Londra). Oltre a questi studiosi parteciperanno anche i ricercatori locali Foca Accetta, Gaetano Currà, Antonella De Vinci e Antonio Tripodi.

Obiettivi e finalità

L’idea è di riscoprire – nella polifonia della cultura rinascimentale, nel suo universalismo, che mise l’uomo al centro dell’universo senza perdere mai di vista la trascendenza – una nuova capacità di progettare il futuro e di trascendere il presente e le sue grandi difficoltà, di collegare maggiormente la Calabria con le migliori espressioni della cultura italiana ed europea. Quindi non solo passato, avulso dalla realtà dei nostri giorni, ma proprio attraverso quel passato trovare le chiavi di interpretazione del nostro presente, per aprirlo al futuro, per una nuova lettura del Rinascimento calabrese.
In quest’ottica, è rilevante nell’economia delcConvegno una sessione interamente dedicata agli studenti che si svolgerà nella palestra comunale di Francica, il 3 dicembre dalle 9,30 alle 12,30, fortemente voluta dagli organizzatori del convegno quasi a voler lanciare un segnale contro la desertificazione culturale che sempre più minaccia i piccoli paesi del vibonese e dell’intera Calabria.
edg

lunedì 30 novembre 2009

Prima seduta nella nuova sala consiliare, l’Assemblea approva l’assestamento generale di bilancio

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera l’assestamento generale di bilancio, proposto dall’assessore al ramo Vincenzo Morelli, in vista della chiusura dell’esercizio 2009. La seduta si è tenuta per la prima volta nella nuova sala consiliare, che sorge alle spalle del Palazzo della Provincia.
A questo proposito, in mattinata, il presidente dell’Ente Francesco De Nisi, il direttore generale Ulderico Petrolo, alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, nonché assessori e dirigenti hanno partecipato alla cerimonia di benedizione dell’aula (clicca sulla foto per vedere la galleria d'immagini), officiata da monsignor Giuseppe Fiorillo, parroco del duomo di San Leoluca.

In apertura dei lavori dell’Assemblea, il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Barilaro ha sottolineato la soddisfazione per aver finalmente acquisito la disponibilità della nuova aula consiliare, particolarmente adatta anche all’attività convegnistica.
Più critici i consiglieri di opposizione. In particolare, Nicola Crupi e Francesco Pititto hanno sottolineato che soltanto ora, dopo 15 anni dalla sua istituzione, la Provincia ha la sua sala consiliare. Risultato considerato importante dagli esponenti della minoranza, ma raggiunto con troppo ritardo, quasi 2 anni sulla data di consegna prevista. A questo proposito Crupi ha chiesto di sapere se l’Amministrazione intenda avviare le procedure per il versamento da parte dell’impresa costruttrice, Enel Spa, della penale prevista in caso di consegna in ritardo dei lavori, pari, secondo il contratto stipulato con la Provincia, a circa mille euro al giorno.
Interrogativi ai quali ha risposto lo stesso De Nisi, il quale ha spiegato che l’Enel ha completato i lavori nei tempi previsti, salvo per la finitura degli interni che non era inclusa nel capitolato d’appalto iniziale. Il ritardo, dunque, si è accumulato soprattutto a causa dell’attesa sostenuta per ottenere il certificato di agibilità richiesto dalla Provincia.
Si è poi proceduto con l’ordine del giorno, che prevedeva la surroga del consigliere Carlo Brosio in sostituzione del consigliere Martino Porcelli, decaduto per incompatibilità dopo aver assunto l’incarico di assessore.
L’Assemblea ha poi ascoltato l’assessore Vincenzo Morelli che ha relazionato sull’assestamento generale di bilancio. «Si tratta di una verifica degli equilibri contabili in vista della fine dell’esercizio 2009 - ha spiegato l’assessore -. Un assestamento di routine, dunque, per rimpinguare i capitoli di spesa eventualmente a corto di risorse utilizzando un milione e 180mila euro di nuove risorse di origine nazionale e regionale».
Dalle fila della minoranza è intervenuta Barbara Citton, che ha sottolineato come questo argomento fosse intimamente collegato con quello successivo all’ordine del giorno, cioè la presa d’atto della deliberazione della Corte dei Conti che ha mosso nei confronti della Provincia alcuni rilievi.
«Come ci si può limitare ad una presa d’atto? - ha chiesto Citton – Sarebbe stato opportuno, invece, sollecitare un atto d’indirizzo da parte dell’Assemblea, affinché si analizzassero nel merito gli appunti della magistratura contabile e si indicasse alla giunta un comportamento amministrativo coerente con quanto rilevato».
Tesi condivisa dal consigliere Pititto, che ha sottolineato i problemi di cassa accusati anche recentemente dall’Ente (gli stipendi del personale relativi al mese di novembre saranno pagati soltanto nei prossimi giorni). Di mancanza di una politica del risparmio e del rigore ha parlato poi Crupi, che ha auspicato controlli più stringenti sui costi.
Affermazioni a cui ha replicato il capogruppo del Pd Sergio Rizzo, il quale ha ricordato quanto siano diffusi in questo momento storico i problemi di cassa per gli enti pubblici. «Un fenomeno così allarmante e diffuso che sono stati già sollecitati provvedimenti da parte del Governo per affrontare questa mancanza di liquidità - ha detto il consigliere di maggioranza -. D’altronde i problemi di cassa riguardano anche Palazzo Chigi, che a sua volta non trasferisce agli enti locali le risorse attese».

Una chiave di lettura ribadita dallo stesso presidente De Nisi, che ha ricordato l’entità del credito vantato dalla Provincia di Vibo Valentia nei confronti dello Stato centrale, pari a circa 8 milioni di euro. A dargli manforte è stato subito dopo l’assessore Morelli, che ha rimarcato con orgoglio il lavoro fatto, ricordando gli sforzi compiuti per ridurre i costi. Un impegno concretizzatosi poi nell’equilibrio di bilancio e, addirittura, in un avanzo pari a circa 300mila euro.
Al termine della discussione l’assestamento è stato approvato soltanto con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha votato compatta contro.
Successivamente, sono stati illustrati da Morelli i rilievi della Corte dei Conti (già ampiamente trattati nelle scorse settimane dalla stampa locale) e le relative risposte fornite ai giudici contabili. In particolare, la Corte dei Conti ha evidenziato l’incremento dell’indebitamento dell’ente, comunque entro i limiti di legge, e l’aumento delle spese per il personale. Appunti che Morelli, durante la sua audizione dinnanzi ai giudici contabili, ha avuto modo di chiarire, spiegando le ragioni dell’Ente, con particolare riferimento alla contrazione dei trasferimenti statali e regionali.

Infine, è stato approvato all’unanimità il regolamento per lo svolgimento degli esami di idoneità all’esercizio della professione di direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo, su cui ha relazionato l’assessore Gianluca Callipo.
edg

venerdì 27 novembre 2009

La Provincia attiva il nucleo ispettivo sul turismo: vigilerà sull'attività di Proloco, agenzie di viaggio e strutture ricettive

La Provincia di Vibo Valentia attiva - prima in Calabria - un nucleo ispettivo per vigilare sul rispetto delle normative in materia di turismo, con riferimento all’attività di Proloco, agenzie di viaggio e, in particolare, strutture ricettive.
A darne notizia è l’assessore al Turismo Gianluca Callipo, che in attuazione della legge regionale numero 8 del 2008 ha predisposto il servizio di vigilanza che sarà operativo da gennaio 2010.

In particolare, il nuovo organismo ispettivo, formato da tre dipendenti dell’Ente, avrà l’incarico di vigilare sull’attività delle Proloco e delle agenzie di viaggio affinché essa sia posta in essere secondo i dettami della disciplina che regola la materia, nonché di verificare periodicamente la sussistenza dei parametri per la relativa classificazione delle strutture ricettive. Ed è proprio quest’ultimo compito quello forse più rilevante per il miglioramento degli standard qualitativi dell’offerta turistica locale.
«L’istituzione del nucleo ispettivo, in base a quanto prevede la legge regionale per il riordino del settore turistico - ha sottolineato Callipo -, ci consentirà di riscontrare la sussistenza dei parametri che permettono alle strutture ricettive di essere classificate in base al numero di stelle ottenuto. L’attribuzione delle stelle, però, avviene ogni 5 anni e la classificazione di ogni singolo esercizio rimane immutata per lo stesso periodo, con il rischio concreto che alcune strutture continuino ad essere classificate in un certo modo, anche se in questo arco temporale vengono meno i requisiti originari. Un fenomeno che danneggia l’intero comparto - ha continuato l’assessore -, mettendo in difficoltà la stragrande maggioranza degli operatori che rispettano le regole per offrire una qualità sempre più alta. Con l’attività ispettiva predisposta dalla Provincia, invece, le strutture ricettive saranno incentivate a non far calare gli standard qualitativi certificati inizialmente in sede di attribuzione della classificazione, proprio perché consapevoli dei nuovi controlli periodici».
Una piccola rivoluzione, quindi, che promette di mettere ordine in un comparto dove è fondamentale perseguire la competitività delle imprese attraverso una rigorosa ricerca della qualità.
Della questione Callipo ha discusso recentemente con i rappresentanti degli operatori turistici, nel corso di una riunione con le associazioni di categoria servita per illustrare l’iniziativa ai diretti interessati. Estremamente positiva la reazione degli interlocutori dell’assessore, che hanno apprezzato l’avvio di questo servizio, in quanto garantisce maggiori margini per una concorrenza leale nel settore.
In quest’ottica di riordino del comparto turistico, si inserisce anche l’imminente approvazione del regolamento per lo svolgimento dell’esercizio della professione di direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo, che sarà discusso in Consiglio provinciale lunedì prossimo. Una volta licenziato dall’Assemblea, sarà possibile predisporre i bandi per l’accesso dei privati alla professione. A questo scopo, nel corso della prossima settimana, l’assessore Callipo incontrerà il rappresentante locale della Fiavet (Federazione italiana agenzie di viaggio e turismo), per discutere della questione e valutare eventuali proposte da tenere in considerazione nella redazione dei bandi, che saranno pubblicati entro dicembre 2009.
edg

La Provincia aderisce alla manifestazione indetta a Cosenza dalla Cgil

La Provincia di Vibo Valentia aderisce alla manifestazione indetta dalla Cgil Calabria, in programma sabato 28 novembre a Cosenza.
«Un’adesione dettata dalla volontà di rafforzare la richiesta al Governo di maggiore impegno verso il Sud - ha sottolineato il presidente della Provincia, Francesco De Nisi -. Da tempo ormai si percepisce nelle politiche nazionali una sorta di abbandono del Mezzogiorno al suo destino, senza rendersi conto che questo rappresenta un danno incommensurabile per l’intero Paese. È giusto, quindi, alzare la voce e cercare di far giungere a Roma le ragioni di una protesta sacrosanta».
edg

Fiorillo parte attiva del Coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura

Promuovere le produzioni tipiche dell’agricoltura locale proiettandole adeguatamente sui mercati nazionali ed esteri e valorizzare il patrimonio rurale dei piccoli centri storici realizzando una rete di dimore e sapori.
Questi i punti cardine della discussione che ha animato il Coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura (nella foto), che si è tenuto nei giorni scorsi a Paestum, nell’ambito della Borsa archeologica del turismo, una delle principali vetrine espositive del Sud.
Nel corso della riunione di categoria, alla quale hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Vibo Valentia Nazzareno Fiorillo ed il funzionario del settore Pasquale Nardo, si sono tracciate, inoltre, le linee guida programmatiche del Coordinamento e si è avviato un percorso comune per intercettare collegialmente i finanziamenti europei del settore.
Tra le decisioni prese, anche quella di rilanciare il progetto Tipicamente Sud, iniziativa finalizzata alla certificazione della qualità e dell’identità dei prodotti tipici meridionali.

«Il Mezzogiorno - hanno affermato concordi gli amministratori provinciali del sud Italia - si avvia a proiettarsi nel mercato agricolo ormai globalizzato con progetti comuni che puntano sulla qualità, sulla genuinità, sul gusto e sui sapori delle loro produzioni tipiche». Importante, a tal fine, si può rivelare l’intesa raggiunta dal Coordinamento con l’Unesco, importante organizzazione delle Nazioni Unite.

«La sinergia tra gli amministratori pubblici del comparto agricolo meridionale, che presenta peculiarità e problematiche simili - ha dichiarato l’assessore Nazzareno Fiorillo - può davvero innescare uno sviluppo armonico dell’agricoltura che, lo voglio ricordare, è uno dei settori più importanti dell’economia del Mezzogiorno. Per quel che ci riguarda più da vicino, come Provincia di Vibo Valentia ci stiamo adoperando alacremente affinché le iniziative, tese a valorizzare le nostre straordinarie produzioni tipiche, riescano a varcare i confini territoriali inserendosi a pieno titolo nei circuiti di promozione e commercializzazione internazionali. L’adesione e la partecipazione attiva al Coordinamento degli amministratori del Sud d’Italia - ha concluso Fiorillo - può aiutarci, dunque, ad avviare una serie di relazioni importanti con autorevoli ed influenti operatori del settore e inserirci in iniziative di alto profilo che possono contribuire alla crescita dell’economia agricola vibonese».
Al Coordinamento degli amministratori meridionali dell’Agricoltura sono intervenuti, oltre all’assessore Fiorillo, il vicepresidente del Consiglio provinciale di Cosenza Luciano Manfrinato, il dirigente del settore Agricoltura di Catanzaro Tommaso Di Girolamo, l’assessore della Provincia di Caserta Mario Miano, di Benevento Carmine Valentino, di Campobasso Pierpaolo Nanni, di Isernia Francesco Del Basso, di Bari Francesco Caputo e quello di Matera Giuseppe D’Alessandro.
pp

giovedì 26 novembre 2009

Artigianto, Provincia e associazioni di categoria impegnati in un progetto per la valorizzazione delle eccellenze

Continua l’azione dell’assessore alle Attività produttive Paolo Barbieri per la promozione di interventi che possano stimolare il settore dell’artigianato artistico e di qualità. Di seguito un suo recente intervento nel quale riassume obiettivi e tempistica di un progetto dedicato alle eccellenze artigiane, frutto di uno sforzo sinergico con le associazioni di categoria:
«L’assessorato provinciale alle Attività produttive, attraverso un articolato iter concertativo con il Coser Calabria (il consorzio regionale di servizi per il settore) e con le associazioni di categoria Cna, Confartigianato e Casartigiani, si appresta a realizzare un progetto per riqualificare e rilanciare l’artigianato artistico e di qualità della provincia di Vibo Valentia.
Il progetto, denominato “Eccellenze Artigiane” - che può contare su un finanziamento provinciale di circa 70mila euro -, prevede innanzitutto una mappatura del comparto locale per la catalogazione delle imprese operanti nell’ambito dell’artigianato artistico e tradizionale.
Questo screening iniziale ha lo scopo di offrire precisi riferimenti per ogni intervento a favore del settore, consentendo di conoscere in anticipo criticità e punti di forza. Superata questa prima fase, verrà bandito un concorso di art-designer rivolto principalmente agli studenti universitari e delle scuole superiori, affinché esprimano la propria creatività disegnando e realizzando oggetti d’artigianato che sappiano coniugare la tradizione con il design moderno.
Gli esiti del concorso saranno illustrati in un grande evento pubblico da tenersi in primavera, che prevede l’esposizione delle opere realizzate e l’organizzazione di appuntamenti formativi finalizzati ad avvicinare i giovani all’artigianato. Inoltre, all’esposizione dei lavori realizzati nell’ambito del concorso di idee si affiancherà una mostra permanente, una vera e propria cittadella dell’artigianato, che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe avere il suo fulcro nel Castello Normanno-Svevo di Vibo, che già ospita il Museo statale Vito Capialbi.
Il progetto va inquadrato nell’ambito di una serie di iniziative che l’assessorato ha già avviato ed intende ulteriormente rafforzare al fine di fungere da supporto e stimolo per le imprese, offrendo loro la possibilità di accedere al mercato con maggiore efficacia, in considerazione del fatto che uno dei principali limiti del settore è dato dall’eccessiva frammentazione che impedisce di competere con efficacia sul mercato.
Eppure nel Vibonese esistono delle vere “eccellenze artigiane” che spesso non sono adeguatamente proposte ai consumatori; il progetto in questione, dunque, mira a portare alla luce quelle produzioni di nicchia che meritano attenzione e sostegno, coinvolgendo il contesto socio-produttivo a cui fanno riferimento ed a cui possono dare il proprio apporto per contribuire anche a superare in maniera unitaria la grave crisi economica e finanziaria di questi anni.
Per quanto riguarda gli strumenti finanziari a disposizione per la realizzazione del progetto va detto che soltanto da poco la Regione ha cominciato a trasferire un minimo di risorse alle Province affinché possano svolgere i compiti di promozione dello sviluppo che la legge assegna loro. Fondi ancora insufficienti, certo, ma a maggior ragione è necessario che vengano impiegati in maniera molto oculata, condividendo metodologie e obiettivi degli interventi con i diretti interessati. Una sinergia che in breve tempo però è già riuscita a produrre coesione d’intenti intorno ad un progetto molto interessante e articolato che può produrre effetti concreti per il rilancio del settore.
Importante sottolineare, infine, come l’Ente provincia, anche attraverso questo segmento di programmazione nel settore dell’artigianato, possa così assolvere il proprio compito di soggetto propulsore dello sviluppo locale, adempiendo in pieno alle funzioni che la riforma del Titolo V della Costituzione riconosce alle Province, a cominciare dal coordinamento dello sviluppo su area vasta».

edg

giovedì 19 novembre 2009

La solidarietà del presidente De Nisi al sindaco di Lamezia Gianni Speranza

«L’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme è l’ennesimo segnale inquietante che incrementa quel clima di illegalità e di disprezzo per le regole che sta soffocando la Calabria».
Così il presidente dell'Amministrazione provinciale Francesco De Nisi ha commentato quanto accaduto al sindaco Gianni Speranza.

«Anche a nome della Provincia di Vibo Valentia, esprimo dunque massima vicinanza e solidarietà all’amministratore lametino, nell’auspicio che episodi di questo tipo non accadano più, grazie soprattutto ad uno scatto di orgoglio dei tanti calabresi onesti che vorrebbero veder realizzata una convivenza civile ispirata esclusivamente alla legge e al rispetto delle persone».
edg

Precariato, confronto tra Provincia, consiglieri regionali e sindacati per la ricerca di una soluzione. Il nodo resta l’equiparazione agli Lsu e Lpu

Doveva essere una riunione squisitamente operativa, e in parte lo è stata. Ma la natura della tematica affrontata e la presenza di numerosi lavoratori precari dell’Amministrazione provinciale ha dato all’incontro di oggi tra l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Michelangelo Mirabello, i sindacati ed i consiglieri regionali vibonesi, un tenore programmatico, che ha consentito ai soggetti istituzionali coinvolti di mettere le carte in tavola senza equivoci.
Oggetto dell’incontro, convocato da Mirabello venerdì scorso, è stata la sorte dei lavoratori precari, con particolare riferimento a quelli in forza alla Provincia e all’Aterp.
Una problematica ormai annosa, che l’assessore provinciale intende risolvere una volta per tutte, puntando all’equiparazione dei lavoratori in questione agli Lsu e Lpu, affinché si possa poi procedere alla loro stabilizzazione nell’ambito del quadro normativo già utilizzato in passato per queste specifiche categorie.
Una strategia già ventilata a suo tempo dal presidente della Regione Agazio Loiero, che ha promesso un provvedimento legislativo omnibus per il precariato negli enti pubblici calabresi. Legge, però, che fino ad oggi non è stata ancora varata dall’Assemblea, nonostante sia imminente l’approvazione della finanziaria regionale, considerata l’ultima spiaggia di questa Legislatura per l’adozione di una soluzione che riduca fortemente il fenomeno.

All’incontro di oggi, oltre a Mirabello, hanno partecipato i rappresentanti sindacali Donatella Bruni e Davide De Rito (Cgil), Luciano Prestia (Uil), Giuseppe Garrì (Cisl), i consiglieri regionali Pietro Giamborino e Brunello Censore, nonché una nutrita rappresentanza dei 79 precari della Provincia.

In apertura dei lavori, Mirabello ha ribadito gli obiettivi della riunione, ispirata principalmente dalla ricerca di soluzioni possibili. «Non c’è stata ancora una svolta decisiva in questa vicenda - ha avvertito l’amministratore provinciale, rivolgendosi ai lavoratori - né un percorso netto e univoco già individuato. Siamo qui proprio per confrontarci e adottare una strategia condivisa che possa determinare la stabilizzazione dei lavoratori interessati. Una cosa è certa, però, non è più possibile riporre le speranza occupazionali di queste persone in una convenzione con la Regione (copre la metà dei costi sostenuti per il pagamento degli stipendi, ndr) che deve essere rinnovata annualmente e non dà garanzie per il futuro, come dimostra quanto successo all’Aterp, dove 14 lavoratori sono al momento disoccupati perché l’accordo non è stato rinnovato».
Mirabello ha poi rimarcato quella che considera la strada più sicura per giungere alla stabilizzazione, cioè l’equiparazione agli Lsu e Lpu. Una strategia condivisa dai consiglieri regionali Giamborino e Censore, che hanno sottolineato come l’approvazione della finanziaria regionale sia l’ultima occasione utile, prima della fine dell’attuale Legislatura, per impegnare la Regione su questo
fronte.
«La politica ha il dovere di risolvere i problemi - ha affermato Giamborino -, ma se andiamo in Consiglio regionale a parlare di stabilizzazione dei precari calabresi rischiamo di fallire, senza contare il rischio che il Governo impugni un eventuale provvedimento in questa direzione. Meglio, dunque, puntare all’equiparazione agli Lsu ed Lpu per mettere un punto fermo e cominciare ad ottenere il tempo pieno dell’orario lavorativo (al momento la convenzione copre 25 ore settimanali, ndr)». Giamborino, inoltre, ha proposto anche la creazione dell’Agenda vibonese del lavoro, una sorta di tavolo concertativo permanente che metta nero su bianco le singole vertenze, che per forza di cose necessitano di approcci differenti in relazione alle specifiche problematiche occupazionali.
Sulla stessa lunghezza d’onda Censore, che ha messo l’accento sugli strumenti di pressione disponibili per spingere il Consiglio regionale a legiferare in questa direzione: l’impegno già assunto da Loiero e l’approvazione della finanziaria. «Legge di bilancio che non voteremo se in essa non saranno previste risorse per i precari», ha concluso Censore.

Caustici, invece, i rappresentanti sindacali che hanno negato la presunta efficacia dell’equiparazione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. In particolare, Donatella Bruni ha spiegato che lo status di Lsu o Lpu consente semplicemente di utilizzare i lavoratori in questione negli enti pubblici, ma non rappresenta l’anticamera della stabilizzazione.
«Per quella c’è bisogno dell’impegno concreto degli enti che hanno in forza i precari - ha affermato la rappresentante della Cgil -, che devono provvedere ad elaborare un piano di stabilizzazione sulla base di una pianta organica definitiva. Insomma, bisogna distinguere tra “utilizzazione”, cosa già consentita dall’ex articolo 7 del decreto regionale 3902 del 2006, e “stabilizzazione”. Inoltre, le normative nazionali prevedono la riduzione dei bacini Lsu e Lpu, non certo il loro incremento».
Per Donatella Bruni, dunque, gli Enti, a cominciare da Provincia e Asp, devono mettersi nelle condizioni di stabilizzare i precari, procedendo al riassetto degli organici e trovando le risorse necessarie. Con riferimento specifico all’Aterp, poi, la sindacalista ha messo in dubbio che i lavoratori attualmente in servizio (16 su 30 precari) siano stati stabilizzati. «Loro credono questo e dicono che va bene così, ma quando scadranno i contratti a termine si renderanno conto di come stanno davvero le cose». Per gli altri 14 rimasti senza occupazione, neppure a tempo determinato, Bruni ha chiesto che vengano reintegrati al più presto, affinché non siano esclusi da eventuali provvedimenti regionali quando questi verranno adottati.
Tesi condivisa dal rappresentante Uil, che ha rimarcato la necessità di un’assunzione di responsabilità da parte degli enti pubblici.
«Con la Provincia, ad esempio, tempo fa avevamo raggiunto precisi accordi che avrebbero dovuto innescare il processo di stabilizzazione - ha ricordato - ma sono rimasti lettera morta. Se il problema è trovare le risorse necessarie, si cominci a fare economia mettendo fuori i dirigenti che non valgono quanto sono pagati». Prestia, infine si è detto d’accordo con la proposta di Giamborino di istituire l’Agenda del lavoro vibonese, «un tavolo tecnico-operativo che consenta di inquadrare in maniera complessiva e dettagliata le problematiche locali in materia».

Al termine, la riunione è stata aggiornata alla prossima settimana, quando Provincia, consiglieri regionali e sindacati torneranno a sedersi allo stesso tavolo per stabile un ruolino di marcia e definire un piano d’azione che conduca al massimo coinvolgimento della Giunta e dell’Assemblea regionale.
edg

Presentati il logo del Conservatorio di Vibo e la partecipazione dell’Orchestra giovanile provinciale alla rassegna nazionale Job e Orienta

Una croce potenziata con tutti i bracci uguali, estrapolata dallo stemma della Provincia di Vibo Valentia, con in alto la bandiera italiana alla quale segue la scritta, Conservatorio di musica di Vibo Valentia.
Questo il nuovo logo del Conservatorio Fausto Torrefranca, presentato stamattina, nelle sede dell’Istituto, dalla direttrice Antonella Barbarossa, dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore alla Pubblica istruzione Maria Salvia (nelle foto sotto la conferenza stampa).
«Nell’era della globalizzazione, che spesso porta alla perdita della propria identità e delle proprie radici - ha affermato Barbarossa - ci tenevamo a dotarci di un simbolo di riconoscibilità. Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno riprenderlo dallo stemma ufficiale dell’Amministrazione provinciale e speriamo di onoralo degnamente, mantenendo alto il profilo del Conservatorio».
A tenere a battesimo il simbolo dell’Istituto vibonese di alta formazione musicale, sarà la sua rinomata orchestra sinfonica, che si esibirà nei prossimi giorni nella prestigiosa cornice offerta dall’VIII Festival internazionale di musica e arte sacra di Roma. Nel corso della conferenza stampa di presentazione la direttrice Barbarossa ha annunciato, inoltre, che il ministero della Pubblica istruzione, guidato da Maria Stella Gelmini, ha assegnato al Conservatorio Torrefranca e all’Istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina, un immobile confiscato alla mafia nel territorio comunale di Nicotera, che verrà presto adibito a laboratorio musicale e messo a disposizione dei cittadini.
A rendere noti i dettagli della
partecipazione - il prossimo 26, 27 e 28 novembre - dell’Orchestra giovanile provinciale vibonese al “Job e Orienta” di Verona, tra le più complete e accreditate rassegne nazionali dedicate alla formazione e al lavoro - patrocinata dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - è stato invece l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Maria Salvia che, tra le altre cose, ha voluto ribadire che, «grazie al talento dei giovani musicisti vibonesi, magistralmente diretti da Antonella Barbarossa, stiamo veicolando un’immagine positiva della nostra provincia sia a livello regionale che nazionale». «Dopo Verona - ha concluso - varcheremo i confini nazionali andandoci ad esibire a Bruxelles, dove siamo stati invitati ufficialmente dal direttore generale della Commissione europea per le politiche regionali Raul Prado».
A concludere la ridda
d’interventi è stato il presidente della Provincia, il quale si è detto contento per i risultati ottenuti dall’Orchestra giovanile e, riguardo al simbolo del Conservatorio, ha apprezzato il fatto che si sia voluto riprendere in parte lo stemma della Provincia, mantenendo così salde le radici che legano l’Istituto al territorio vibonese. «Sono grato - ha aggiunto De Nisi - per la qualità eccelsa della formazione che fornite e per l’immagine positiva che esportate fuori dai confini regionali e nazionali. Vibo, grazie a voi, si inserisce a pieno titolo nei circuiti musicali e culturali internazionali. State dimostrando con il vostro agire che anche al Sud si può lavorare con qualità».
Il presidente della Provincia, a margine dell’incontro, ha anche reso noto che, grazie ad un’intesa con il vescovo Luigi Renzo (che ha concesso la Chiesa dello Spirito Santo) e con il Comune di Vibo Valentia (che ha messo a disposizione i locali attigui), la Provincia, una volta avuto il parere positivo della Sovraintendenza, consegnerà alla direttrice Barbarossa un auditorium degno del blasone del Conservatorio Fausto Torrefranca.
p.p.

lunedì 16 novembre 2009

Voucher formativi, ecco come accedere agli incentivi per i disoccupati

L’assessorato provinciale alla Formazione professionale si mobilità in vista della pubblicazione sul Burc del catalogo formativo regionale, circostanza che innescherà il conto alla rovescia per la presentazione delle domande finalizzate ad accedere ai voucher formativi destinati ai componenti di nuclei familiari poveri. In pratica, si tratta di incentivi economici nominativi pari a 5mila euro per corsista.
Al fine di spiegare la questione nel suo complesso e illustrare le iniziative adottate dalla Provincia per facilitare l’accesso al bando - che nel Vibonese può contare su una dotazione finanziaria di circa 430mila euro (complessivamente, su scala regionale, le risorse ammontano a 5 milioni di euro) - l’assessore Michelangelo Mirabello ha incontrato oggi i giornalisti ed i rappresentanti degli Enti formativi che operano sul territorio provinciale.

Nel corso della riunione (foto) l’assessore ha spiegato che il catalogo formativo regionale non è finalizzato soltanto all’erogazione degli incentivi individuali, ma rappresenta lo strumento di riferimento per l’intero settore calabrese della formazione.
Nel documento, infatti, trovano posto esclusivamente i corsi riconosciuti dalla Regione, di cui 200 riferiti al territorio vibonese; di questi, 20 sono stati proposti direttamente dall’Amministrazione provinciale, in seguito ad una capillare indagine sulla domanda formativa locale condotta dall’assessorato competente nel corso dell’ultimo anno.
Ma, come accennato, il debutto sul Burc del catalogo formativo, previsto per il 18 novembre, farà scattare anche i termini per la presentazione delle domande di accesso ai voucher.
Entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione, infatti, i disoccupati di breve e lungo periodo che appartengono a nuclei familiari poveri o quasi poveri potranno presentare istanza per fruire del voucher.
La domanda, debitamente compilata, potrà essere presentata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno oppure consegnata a mano ai Centri per l’impiego (Via G. Fortunato, Vibo Valentia – Via Guardia Boschi Mulè, Serra San Bruno).
«Per facilitare questa procedura e dare al maggior numero di persone la possibilità di fruire di questi incentivi - ha spiegato Mirabello -, abbiamo attivato uno sportello informativo presso gli uffici dell’assessorato (Contrada Bitonto, Vibo Valentia ndr), al quale è possibile rivolgersi per avere maggiori informazioni sui termini del bando, sui requisiti di ammissione al finanziamento e sulle modalità di presentazione delle domande. I fondi regionali a disposizione non sono molto consistenti, ma proprio perché le risorse sono così risicate è fondamentale non sprecare questa opportunità».

Lo sportello informativo sarà accessibile al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e nei restanti giorni lavorativi anche dalle 15,30 alle 17,30.
edg

Scarica QUI bando, modulo di domanda e relativi allegati